Le mutate abitudini e stili di vita (alcool, fumo, cattiva alimentazione, stress), l’inquinamento ambientale e dei luoghi di lavoro hanno avuto sicuramente un peso determinante nel drastico calo della qualità del liquido seminale, per tale motivo sono sempre di più le coppie che si rivolgono alla fecondazione assistita.
Negli ultimi anni è stata introdotta un'innovativa metodologia di selezione degli spermatozoi applicata durante un ciclo di fecondazione in vitro, ovvero la selezione microflouidica. Questa viene impiegata in alcuni casi come alternativa alla classica capacitazione.
E' un metodo selettivo degli spermatozoi che prevede l'utilizzo di un chip.
Il metodo si basa sul principio della selezione naturale degli spermatozoi passando attraverso microcanali che simulano l’ambiente naturale del sistema riproduttivo femminile.
Questi agiscono come un filtro che seleziona solo spermatozoi di alta qualità. Con l'impiego della selezione microfluidica degli spermatozoi viene ridotto il rischio di ROS (Reactive Oxygen Species) e di danni al DNA dello spermatozoo, di conseguenza gli spermatozoi selezionati hanno una migliore morfologia, DNA non frammentato e più del doppio della vitalità e della motilità nei confronti degli spermatozoi non selezionati.
Con la microfluidica però i liquidi seminali gravemente compromessi (criptozoospermia, oligozoospermia severa e campioni provenienti da biopsie e/o agoaspirazioni testicolari) non possono essere trattati.